THE PLANTS ARE REVOLUTIONARIES
A cura di Angela Vettese con il coordinamento di Nicolas Ballario
Art City Polis – Artefiera 2018 – Bologna
Palazzo Poggi – Museo di Arte e Scienza, Via Zamboni 33
Produzione: Traffic Gallery, Altrove, Gramsci Camposud, Zenzero
L’installazione di Andreco è composta da una scultura in ferro installata sopra un cumulo di terra e piante selezionate sulla base di studi scientifici per le loro capacità di depurazione degli inquinanti e mitigazione dei cambiamenti climatici. All’entrata di Palazzo Poggi e del museo di arte e scienza, di via Zamboni 33, l’artista predispone una serie di bandiere, la prima delle quali riporta un equazione: “PLANTS : ECOSYSTEM = REVOLUTIONARIES : SOCIETY” – “Le piante stanno all’ecosistema come i rivoluzionari alla società”. L’azione di fitodepurazione degli inquinanti operata dalle piante nell’ecosistema e il loro ruolo nell’adattamento e nella mitigazione dei cambiamenti climatici, viene paragonato alle azioni dei rivoluzionari che innescano processi di liberazione e giustizia sociale nelle società autoritarie e liberticide. Le bandiere successive raffigurano, in forma simbolica, alcune specie di piante e una parte della serie “transizione tra nuvola e cespuglio”, un lavoro già eseguito in passato da Andreco, che ritrae un immaginifico passaggio di stato da nuvola a cespuglio, come se i cespugli siano nuvole capaci di radicare. L’installazione è un omaggio alla natura e più in particolare alle trasformazioni chimico-fisiche che entrano in gioco nei processi e ambientali. Queste opere sono realizzate secondo un processo creativo che l’artista ha chiamato “Nature As Art “. Le bandiere visivamente ricordano in qualche modo anche gli arazzi dell’epoca.
Lo scenario dell’entrata del museo di arte e scienza, che racchiude al suo interno importanti reperti della storia della fisica, della chimica, della biologia, della medicina e anche una tavola alchemica antecedente alla tavola degli elementi chimici, appare da subito perfetto per questo lavoro.
L’installazione visivamente suggerisce una sacralità altra, sicuramente non legata ad una visione del mondo antropocentrica, ma radicalmente ecocentrica ed ambientalista.
L’artista ha appena concluso a Venezia la quarta tappa di CLIMATE, il suo progetto itinerante che prende ispirazione dalle cause e le conseguenze dei cambiamenti climatici. Nel progetto proposto per Art City Polis, come avviene in CLIMATE, la scultura in ferro interagisce con delle piante scelte sulla base di studi scientifici. Anche in questo caso, come a Venezia, si ragiona sul rapporto tra esseri umani e Natura da tutti i suoi complessi punti di vista.
Photos: Dario Lasagni
Nella mostra collettiva all’interno di Art City Polis opere di Andreco, Dennis Oppenheim, Luigi Veronesi, Luigi Mainolfi, Vito Acconci