Andreco realizza un’installazione sul laghetto di Villa Ada per il festival “Roma incontra il mondo”.
L’opera trae inspirazione dalla geomorfologia di villa Ada, dai dislivelli e le pendenze di questo luogo. Il lavoro ricorda un paesaggio immaginario, la geologia e la morfologia del terra e rimanda a villaggi aperti, dove costruire utopie realizzabili. Andreco, dalla duplice attitudine artistica e scientifica, lavora spesso su temi ambientali e le conseguenze dei cambiamenti climatici,
e riflette anche questa volta sul rapporto tra uomo e natura, sul paesaggio e il ruolo fondamentale che la flora ha per l’ecosistema urbano e suburbano.
Il disegno nero frammentato da linee bianche si affaccia e si riflette nel lago, e raddoppiandosi crea una forma minimale e quasi astratta. Un immaggine astratta che ricorda una gigante onda sonora.
Questo lavoro, come molte delle opere di Andreco, assume una forma simbolica dal significato aperto alla libera interpretazione di chi osserva.
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Il Gorgo:
Nei giorni scorsi Andreco ha realizzato una nuova installazione che si affaccia e dialoga con il lago di Villa Ada a Roma.
Andreco continua a muoversi liberamente tra pittura, installazione e performance mantenendo tuttavia inalterati i punti cardine del proprio lavoro. Il grande artista italiano porta avanti una ricerca che, impreziosita dagli studi accademici, risulta caratterizzata da una personale riflessione sul controverso rapporto tra natura ed essere umano, su tutti quei temi ambientali che stanno contrassegnando questo particolare momento storico.
“Double Landscape” prosegue quindi lo sviluppo dell’immaginario e dei temi cari all’interprete. Andreco lavora su una serie di cinque pannelli alti 2.5 metri e larghi 8 metri, per una estensione totale di 40 metri, sviluppando un’unica e grande immagine. Lavorando attraverso la peculiare sintesi grafica, l’autore dà forma al consueto binomio/contrapposizione uomo-natura, ambiente naturale-ambiente costruito. Il risultato finale assume ancora una volta forma simbolica, dal significato aperto alla libera interpretazione di chi osserva.
Realizzato all’interno del Festival Roma incontra il Mondo, l’intervento è ispirato alla geomorfologia di Villa Ada, ai dislivelli e pendenze che caratterizzano il parco. L’immagine si riflette sul piccolo specchio d’acqua generando un illusione ottica in aperto dialogo con l’ambiente circostante.
Null’altro da aggiungere, ad accompagnare il nostro testo una bella serie di scatti con tutti i dettagli di quest’ultima fatica, dateci un occhiata e restate sintonizzati qui sul Gorgo nuovi e succosi aggiornamenti.
Pics by Lorenzo Vecchio and Andreco
Da Il Gorgo: Andreco – New Pece in Villa Ada Roma
Da Huffington Post:
Cinque pannelli, un ponticello e mille riflessi sull’acqua per creare l’illusione di un mondo possibile: è questo lo spettacolare risultato che riesce a ottenere ANDRECO, lo street artist scelto da Villa Ada, a Roma, per la manifestazione “Roma incontra il Mondo”.
Non è un caso, allora, che l’artista abbia intitolato la sua opera Double Landscape, a rimarcare la natura composita della stessa, il suo bisogno dell’ambiente esterno per completarsi e assumere significato. E, del resto, quel concerto di linee bianche e avvallamenti neri riproducono proprio i dislivelli e le pendenze di una delle ville più famose della Capitale.
I cinque pannelli – alti 2,5 metri e larghi 8 metri, per un’estensione totale di 40 – esprimono al meglio la duplice anima di Andreco, quella creativa e quella più prettamente scientifica, in quanto il romano è dottore di ricerca in Ingegneria Ambientale sulla sostenibilità urbana e ha a cuore i temi della sostenibilità. Anche in Double Landscape, allora, l’artista indaga il rapporto tra spazio urbano e paesaggio naturale e tra l’uomo e l’ambiente.
L’installazione dello street artist è, a ogni modo, solo uno degli eventi che compongono la manifestazione “Villa Ada Roma Incontra il Mondo – Villaggi possibili”.