DAGLI ANTICHI ERBARI ALLE FITOTECNOLOGIE:
CON IL PROGETTO PLANTAE
RIFLETTORI SUL RUOLO DELLE PIANTE NELLA STORIA DELL’UOMO
A Roma dall’8 al 26 maggio iniziative culturali e didattiche
per riflettere sull’importanza delle piante nel rapporto tra uomo e ambiente
Canapa e pioppo per il trattamento dei terreni contaminati da metalli pesanti, girasole come fito-rimedio nella bonifica di uranio e radionuclidi, acacia per arricchire il terreno e aumentarne la capacità di degradare i contaminanti organici, cannucce di palude per il trattamento delle acque reflue. Le piante sono un potente rimedio contro l’inquinamento dell’aria, la contaminazione dell’acqua e dei suoli. Gli antichi lo avevano capito e già gli egizi consideravano più adatta all’uso potabile l’acqua del Nilo raccolta a valle dei tratti di fiume ricchi di vegetazione. Le piante sono state osservate, raccolte, utilizzate, classificate e studiate dall’uomo sin dagli albori della storia. E continuano oggi a svelare le loro proprietà e trovare nuove applicazioni, dal fito-rimedio alle infrastrutture verdi e le nature based solutions, le soluzioni per la gestione sostenibile delle risorse basate sui processi naturali, utilizzate per rendere le città più resilienti ai cambiamenti climatici.
Le piante come elemento determinante per la qualità della vita dell’uomo sono al centro di PLANTAE, progetto ideato dall’associazione Climate Art Project, che sarà a Roma dall’8 al 26 maggio, con la finalità di puntare i riflettori, anzi la lente di ingrandimento, sul mondo vegetale, come elemento di dialogo tra storia dell’uomo e ambiente. L’iniziativa è parte di “Eureka! Roma 2018”, la manifestazione dedicata alla divulgazione e promozione scientifica promossa da Roma Capitale Assessorato alla Crescita culturale e in collaborazione con Siae.
Appuntamento centrale sarà De Herbis, mostra organizzata presso la Biblioteca Angelica di Roma (dal 18 al 26 Maggio) in cui preziosi erbari e antiche raccolte di piante sono affiancati e fatti rivivere dai disegni e le sculture di Andreco, pioniere della sperimentazione artistica in ambito scientifico ed ecologico.
L’esposizione, curata dalla storica dell’arte Sara Alberani, renderà accessibile al pubblico antichi volumi sulla botanica come gli Erbari di Gherardo Cibo, risalenti alla fine del XVI secolo, l’Hortus Sanitatis del 1491, raccolta di xilografie sul regno vegetale, minerale e animale, e l’Hortus Romanus, opera del 1772 di Giorgio Bonelli sulle piante dell’Orto Botanico di Roma. Questi manuali dal valore inestimabile saranno accostati alle opere di Andreco, artista visivo e ingegnere ambientale, in una rilettura visiva delle piante contenute nei volumi e in dialettica con l’opera degli antichi naturalisti.
Inaugurazione mostra: venerdì 18 maggio ore 19.00.
“PLANTAE – ha dichiarato Andreco, artista e fondatore di Climate Art Project – vuole creare un dialogo tra arte e scienza, storia e ambiente, ma anche tra cittadini ed esperti, sul ruolo delle piante in relazione alla presenza dell’uomo sul territorio, che oggi si traduce anche nell’analizzare il contributo del mondo vegetale sui temi dell’inquinamento, della mitigazione e dell’adattamento ai cambiamenti climatici.
Il progetto affianca iniziative culturali e artistiche alla divulgazione scientifica, diffusa in una modalità laboratoriale e didattica, che ha il vantaggio di avvicinare i cittadini a tematiche di non sempre facile comprensione, e viceversa offre alla comunità scientifica spunti basati sulle esperienze e le problematicità che emergono dal vissuto. Affiancare la ricerca artistica a quella scientifica significa creare una sinergia, mostrando una tematica da un altro punto di vista: l’arte utilizza un linguaggio diverso da quello dei numeri, che riesce a toccare corde profonde del sensibile umano”.
Il dibattito scientifico sarà sviluppato nella conferenza Lo studio delle piante tra arte, scienza ed ecologia, venerdì 18 maggio alle ore 17.00 presso la Biblioteca Angelica, a precedere l’inaugurazione della mostra. Filo conduttore dell’incontro, l’ideale continuità degli antichi studi dei naturalisti autori dei volumi esposti e la ricerca scientifica contemporanea sulle diverse specie vegetali come strumenti di risanamento ambientale.
L’incontro, moderato da Andreco e Sara Alberani (Climate Art Project), vedrà la partecipazione di Angelo Massacci Direttore CNR–IBAF, Laura Passatore di CNR–IBAF, Fiammetta Terlizzi Direttrice della Biblioteca Angelica, Ilaria Bussoni filosofa ed editor presso la casa editrice DeriveApprodi e l’associazione Insieme per l’Aniene onlus.
Altri due appuntamenti di partecipazione cittadina saranno domenica 20 Maggio, ore 10.30 – 13.30, con una passeggiata presso il Parco delle Valli di Roma, alla scoperta della Riserva Naturale Valle dell’Aniene, guidata dall’ingegnere naturalistico Paolo Cornelini e da Andreco, in collaborazione con l’associazione Insieme per l’Aniene onlus. E martedì 22 Maggio, ore 10.00 – 12.00, presso Casa del Parco, con un laboratorio sullo studio delle piante dedicato agli alunni di scuole elementari e medie, seguito da una visita didattica alla Riserva Naturale Valle dell’Aniene, in collaborazione con Insieme per l’Aniene onlus.
Infine presso il Centro anziani Valli di Conca d’Oro dall’8 al 14 maggio si svolgerà un laboratorio di storytelling realizzato da Climate Art Project e l’associazione ECCOM, con l’obiettivo di registrare le memorie degli ospiti, tra verde urbano e boom edilizio nell’area del III Municipio della Capitale, il cui racconto sarà raccolto e documentato in un video.
CALENDARIO APPUNTAMENTI
· 8 – 14 maggio
Centro anziani Valli di Conca d’Oro – Via Val D’Ala19
Casa del Parco – Via Vicovaro, Roma
Laboratorio di storytelling “Le memorie del passato tra verde urbano e boom edilizio, il III Municipio e la riserva naturale del Parco dell’Aniene” in collaborazione con l’associazione ECCOM, il centro anziani di Valli di Conca d’Oro, l’associazione Insieme per l’Aniene onlus.
Riservato agli ospiti del centro anziani.
· Venerdì 18 maggio ore 17.00
Biblioteca Angelica – Piazza di Sant’Agostino 8, Roma
Conferenza “Lo studio delle piante tra arte, scienza ed ecologia”
Intervengono Fiammetta Terlizzi Direttrice della Biblioteca Angelica, Angelo Massacci Direttore CNR–IBAF, Laura Passatore CNR–IBAF, Ilaria Bussoni filosofa ed editor presso DeriveApprodi. Introducono e moderano Andreco e Sara Alberani, Climate Art Project.
Ingresso libero.
· Venerdì 18 maggio ore 19.00
Biblioteca Angelica – Piazza di Sant’Agostino 8, Roma
Inaugurazione mostra “De Herbis”, disegni di Andreco in dialogo con i naturalisti del passato, a cura di Sara Alberani. Seguirà cocktail.
Apertura mostra 19 – 26 maggio:
lunedì, venerdì e sabato 8.30 – 13.30, martedì, mercoledì e giovedì 8.30 – 18.45.
La mostra è a ingresso libero.
· Domenica 20 Maggio ore 10.30 – 13.30
Parco delle Valli – Via val D’Ala 19, Roma
Passeggiata alla scoperta della Riserva Naturale Valle dell’Aniene con l’ingegnere naturalistico Paolo Cornelini e Andreco, in collaborazione con Insieme per l’Aniene onlus.
Partecipazione gratuita.
· Martedì 22 maggio ore 10.00 – 12.00
Casa del Parco Via Vicovaro, Roma
Laboratorio sullo studio delle piante e visita didattica per le scuole alla Riserva Naturale Valle dell’Aniene, in collaborazione con Insieme per l’Aniene onlus.
Riservato alle scuole.
Andreco nasce a Roma e lavora tra la sua città natale, Bologna e New York come artista e nel campo della scienza. Unisce una formazione scientifica, dottorato in Ingegneria Ambientale, collaborazioni post dottorato con Università di Bologna e Columbia University di New York sulla gestione sostenibile delle risorse in diverse condizioni climatiche, con un percorso artistico che indaga i rapporti tra spazio urbano e paesaggio naturale, tra uomo e ambiente, realizzando progetti che vanno a comporre un’unica ricerca multidisciplinare. Tra questi c’è Climate, un progetto tra arte e scienza sulle cause e le conseguenze dei cambiamenti climatici. Andreco utilizza un linguaggio di sintesi, simbolico e concettuale, servendosi di diverse tecniche di rappresentazione: installazioni, performance, video, pittura murale, scultura e progetti d’arte pubblica. Partecipa a mostre e festival a livello internazionale. Ha vinto il Premio Speciale del “Talent Prize 2017” al Museo MACRO di Roma e, nel 2016, è stato vincitore di Jazzi, il concorso di idee per la rigenerazione rurale.
Sara Alberani è nata a Faenza (RA), attualmente vive e lavora a Roma come curatrice indipendente. Si laurea con lode in storia dell’arte all’Università La Sapienza di Roma, con una tesi che affronta le pratiche artistiche partecipate e laboratoriali come opera d’arte, attraverso un’analisi del contesto italiano dagli anni ’90 ad oggi. Nel 2015 ottiene una borsa di studio presso la ULB di Bruxelles, Dipartimento di storia dell’arte. Dal 2014 è ideatrice del progetto The Nationless Pavilion, a Venezia, e co-fondatrice e curatrice all’interno della piattaforma artistica Nation25. Dal 2018 è referente per il progetto artistico Climate Art Project, insieme al suo fondatore, l’artista visivo e ingegnere ambientale Andreco. Ognuno di questi progetti utilizza la pratica artistica come strumento di indagine sulla realtà, per un approccio multidisciplinare, formativo, attivo sulle problematiche contemporanee, come lo sono la migrazione e i cambiamenti climatici.
L’associazione culturale Climate Art Project, nata il 1 marzo 2018, si costituisce con l’intento di proseguire alcuni aspetti culturali legati alla divulgazione scientifica e ambientale tramite l’arte contemporanea, già sviluppati dall’artista Andreco negli ultimi dieci anni. In particolare si prende carico della divulgazione di Climate, il progetto dell’artista tra arte e scienza sulle conseguenze dei cambiamenti climatici. L’associazione è stata fondata anche intorno a figure storico-artistiche, operatori culturali e curatori d’arte, per promuovere Climate come referente per i progetti arte-ambiente a livello internazionale. Climate viene presentato per la prima volta a Parigi nel novembre 2015 in occasione del Cop 21, la conferenza sui Cambiamenti Climatici delle Nazioni Unite, e prosegue successivamente nelle città di Bologna, Bari, Venezia. Il progetto consiste nella realizzazione di una serie di interventi diversificati in base al territorio in cui si svolgono, che comprendono installazioni nello spazio urbano, dipinti murali, workshop e seminari che legano la disciplina artistica a quella scientifica, in un dialogo che viene tradotto in opere dall’artista, traendo ispirazione dalle ultime ricerche scientifiche sulle cause e gli effetti dei cambiamenti climatici. Questi progetti, spesso basati e accompagnati da studi scientifici accreditati, sono patrimonio dell’associazione culturale che si impegna ad ampliarne la parte divulgativa e didattica.
Info:
www.climateartproject.com – climateartproject@gmail.com +39 329 6183753
Facebook: ClimateArtProject
Instagram: climate_art_project
www.eurekaroma.it
Ufficio stampa Arte:
Marta Colombo +39 340 34 42 805 – martacolombo@gmail.com
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