ARNO

Andreco realizza ARNO Imaginary Topography, un grande pavimento dipinto (floor drawing) nel Cortile della Ciminiera della Manifattura Tabacchi a Firenze. 

Il progetto è stato realizzato in occasione della presentazione di NAM – Not A Museum e dell’apertura del programma estivo a cura di NAM e in collaborazione con la Manifattura a Firenze.

Andreco, Arno – Imaginary Topography 

All’interno del suo cortile, Manifattura Tabacchi presenta l’opera dell’artista Andreco: Arno – Imaginary Topography, a cura di Caterina Taurelli Salimbeni (MIM – Made in Manifattura). L’intervento site-specific di Andreco è di circa 350 metri quadri e si colloca sotto la ciminiera del cortile centrale. L’opera rappresenta una topografia immaginaria che, a partire dalle forme del fiume Arno, porta all’interno di Manifattura Tabacchi il territorio, un omaggio all’ambiente e al suggestivo paesaggio della Toscana in cui è inserito il complesso. Questo lavoro è anche parte del macro progetto di Andreco sui fiumi, gli spazi verdi e la salvaguardia ambientale.

“La forma di cemento presente nel cortile mi suggerisce una topografia immaginaria, uno studio geologico e morfologico per un paesaggio futuro.

Il floor-drawing vuole essere un omaggio al territorio, alla geologia, ai fiumi, alle zone umide, agli ecosistemi, ai dislivelli dei territori toscani e al luogo in cui si trova. 

Un gradiente di rossi con al centro un tratto blu che raffigura in maniera simbolica il fiume Arno nella provincia di Firenze. Un paesaggio immaginifico determinato da elementi azzurri in equilibrio. Le tonalità di rosso presenti prendono spunto dal colore dei mattoni della Manifattura Tabacchi. Il dipinto decostruisce gli elementi architettonici presenti, fluidifica le architetture industriali, restituendo a queste una nuova vita ed un nuovo inizio. Lo spazio rigenerato prende nuove funzioni e significati, ed è lo spazio a determinare l’immagine ed il significante. I gradienti di rosso mi ricordano anche le aree dei grafici che indicano l’indice di aridità dei suoli, la carenza di acqua e di sostanza organica nei suoli. Studi scientifici dimostrano l’alterazione subite dai fiumi a causa dei cambiamenti climatici nell’area del mediterraneo. L’accelerazione dei processi di desertificazione come l’aumento della frequenza e dell’intensità degli eventi meteorici estremi ne cambiamo il destino. L’alternanza di piene e magre si farà sempre più radicale.

I fiumi ed i macigni sono soggetti a me molto cari, in ogni dove cerco di rendergli omaggio per ribaltare la famosa gerarchia antropocentrica che vede al primo posto l’uomo, poi gli animali, poi le piante ed in fine la materia minerale ed inorganica.  Questa visione ha causato una rapida perdita della biodiversità ed una forte alterazione degli ecosistemi, ci ha portato all’attuale crisi ambientale, climatica e sanitaria. Le mie opere vogliono spostare questa gerarchia, mettendo al primo posto le geologie, le rocce inanimate. Le piante, gli animali e gli esseri umani dovrebbero coesistere in una forma mutualistica e simbiotica. L’ambizione delle mie opere è quella di cambiare il punto di vista umano da antropocentrico ad eco-centrico.” – Andreco

Dettaglio

floor drawing

Anno

2020

Location

Manifattura Tabacchi – Firenze