L’artista romano Andreco, ha realizzato “Bastoni”, un intervento pittorico (wall painting) sul muro di contenimento in cemento in prossimità della Porta della Ripa, l’entrata della via Francigena ad Acquapendente cittadina della provincia di Viterbo.
L’Artista ha preso ispirazione dalla storia del luogo, dalla flora locale e dal tipico oggetto del camminatore: il bastone.
Il bastone infatti, è in moltissime culture un oggetto dalla forte valenza simbolica e ritualistica, con le più disparate forme di utilizzo. Il bastone viene utilizzato come oggetto di culto, arnese da lavoro, elemento di sostegno, difesa o attacco, inoltre si tratta di uno strumento, senza ogni dubbio, appropriato quando si parla di pellegrini, camminatori ed escursionisti.
La scelta del bastone è quindi per l’artista un omaggio alla società multiculturale e senza frontiere, ne fisiche ne astratte, tra nazioni, culture e religioni.
Il murale inoltre è un omaggio ad un importante evento locale, infatti tra i bastoni raffigurati si trova anche il pungolo, un ramo con in cima un pezzo di ferro appuntito e alla base una sorta di zappa, utilizzato dagli agricoltori per spingere i buoi durante l’aratura. Il pungolo è diventato il simbolo della rivolta popolare contro il governo imperiale che nel 1166 scaccio Federico Barbarossa e il suo dominio su Acquapendente.
La leggenda vuole che la rivolta è stata incoraggiata dalla miracolosa fioritura di un ramo secco di ciliegio, da qui la famosa festa dei Pugnaloni, che ad Acquapendente viene fatta in ricordo questa insurrezione popolare.
La tradizione dei Pugnaloni, mosaici realizzati con fiori e foglie su pannelli di legno, deriva in particolare dall’usanza antica con cui i contadini celebravano la festa, sfilando dietro la statua della Madonna con pungoli ornati di fiori (tipicamente ginestra) per commemorare le armi della battaglia contro il sovrano e la fioritura del ciliegio.
La produzione del bastone è anche, da sempre il frutto di una lunga esperienza artigianale, con forme, aspetto e qualità molto variegate e caratteristiche dei luoghi di produzione.
L’artista intende approfondire e valorizzare questa conoscenza artigiana e mettere in relazione questo manufatto con quello che è solitamente la sua materia prima naturale: il ramo in legno. Per questo oltre a vari tipi di bastoni, anche visionari, l’artista raffigura dei rami, ispirandosi alle specie presenti sul territorio.
Il lavoro nella sua complessità sarà anche un omaggio alla natura e ad una tradizione lunga millenni: la realizzazione e l’utilizzo del bastone.
Il dipinto murale è stato realizzato dall’artista insieme al suo assistente Mario Nardulli e ad un ragazzo di Acquapendente e due operai di una ditta locale che hanno ripristinato il muro di contenimento che era stato degradato dal tempo. Durante la realizzazione del muro diversi giovani di Acquapendente hanno assistito ai lavori.
Per realizzare il dipinto murale sono state utilizzate vernici ecosostenibili, da esterni, più ecocompatibili rispetto a quelle tradizionali e più in linea in un’ottica di sostenibilità ambientale del progetto, fornite dalla società OIKOS.
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