Ordo Naturais Ordo Artificiais – Mostra a ZAC, Plalermo. Fondazione Merz

Andrea Conte ( Andreco ) installazione per la mostra: “Ordo Naturais Ordo Artificiais” a Fondazione Merz, Zac Palermo.

Ordo Naturais Ordo Artificiais

8 aprile – 11 settembre 2022, Zac – Zisa Arti Contemporanee, via Paolo Gili 4, Palermo

a cura di Beatrice Merz e Agata Polizzi

Gli artisti: Andreco, Fabio Aranzulla & Luca Cinquemani (aterraterra), Romeo Castellucci, Michele Guido, Joana Hadjithomas & Khalil Joreige, Icy and Sot, Alfredo Jaar, Giorgia Lupi e Ehren Shorday, Basim Magdy, Mario Merz, Marisa Merz

Il Terzo Reich di Romeo Castellucci:

Performance e video installazione: 8 aprile 2022, h.21 e 22.30 sarà visibile alle ore 21 e 22.30

Video installazione: 20 aprile, 25 maggio e 22 giugno, h. 21.00

Fondazione Merz presenta il secondo capitolo del progetto espositivo di avvio di ZACentrale negli spazi dello ZAC – Zisa Arti Contemporanee a Palermo. Dall’8 aprile all’11 settembre 2022 la mostra collettiva ordo naturalis, ordo artificialis, a cura di Beatrice Merz e Agata Polizzi, riprende la riflessione avviata a ottobre 2021 e l’arricchisce di nuovi spunti e dialoghi creativi.

Il titolo della mostra, ordo naturalis, ordo artificialis, rievoca la contrapposizione tra cultura e spontaneità proposta da Roland Barthes e definisce un progetto espositivo caratterizzato da una forte sperimentazione, dove l’opera d’arte è intesa come oggetto di trasformazione e inversione delle regole. I lavori che compongono il percorso espositivo restituiscono riflessioni sul presente, sulla società e sul paesaggio, lavorando sull’idea di opera d’arte e innescando dialoghi tra diverse forme espressive.

Se la mostra L’altro, lo stesso costruiva una composizione collettiva dove la natura era protagonista, gli artisti presentati in ordo naturalis, ordo artificialis moltiplicano i linguaggi, generando un sistema interconnesso e plurale. Alle arti visive si affiancano le analisi informatiche, il design, l’attivismo per il clima e per i diritti umani, la filosofia e il cinema, rendendo l’esposizione un vero e proprio laboratorio di sperimentazione e scambio.

Spiegano le curatrici Beatrice Merz e Agata Polizzi: “Grazie al lavoro degli artisti presentati, il progetto espositivo si rivela come un possibile moltiplicatore, un osservatorio allargato che rievoca l’urgenza di condividere idee e dubbi coinvolgendo più discipline, grammatiche e punti di vista”.

La mostra ordo naturalis, ordo artificialis riparte dall’opera Two or three things I know about monsters (2016-2019) di Alfredo Jaar, il cui profetico monito rimane allestito sulla facciata del padiglione ZAC invitando il visitatore a coltivare le nobili qualità umane della solidarietà e della compassione. Al centro del progetto si ritrovano alcuni dei disegni e delle sculture di Marisa Merz e i due tavoli di Mario Merz, connettivi logici dei lavori presentati che innescano nuove forme di dialogo tra i lavori esposti.

Il percorso espositivo prosegue con le opere di Andreco, Fabio Aranzulla & Luca Cinquemani (aterraterra), Michele Guido, Joana Hadjithomas & Khalil Joreige, Icy and Sot, Giorgia Lupi e Ehren Shorday, Basim Magdy. Completa la narrazione la video-installazione Il Terzo Reich di Romeo Castellucci, che sarà visibile venerdì 8 aprile, durante la serata inaugurale, e i giorni 20 aprile, 25 maggio e 22 giugno alle ore 21.30.  Ciascun contributo offre una chiave di lettura sul presente, giocando nella linea di confine tra realtà e illusione e costruendo un sistema di interpretazione che fa della combinazione artificiale di elementi naturali la propria forza.

Fondazione Merz

ANDRECO STATEMENT:

La ricerca di Andrea Conte (Andreco) si concentra sulla relazione tra esseri umani e natura, tra il paesaggio costruito e quello naturale cercando di andare oltre la visione di Natura e Cultura. L’obiettivo è di creare nuove visioni, nuove icone per rendere visibile ciò che è invisibile ma trasforma gli ecosistemi; è inoltre cambiare la percezione da un punto di vista antropocentrico a uno eco-centrico.  La sua visione mette al centro la complessità degli ecosistemi.

Il lavoro di Andreco spesso coinvolge le comunità locali con le quali intraprendere dei percorsi di confronto e di interventi collettivi a sostegno di cause ambientali e sociali.

Nell’era dei cambiamenti climatici, l’ambiente ha bisogno di nuovi simboli. La bandiera è figura dominante nell’arte e nelle performances di Andreco e si propone quale vessillo non identitario a celebrazione dei fiumi e delle acque, elemento cruciale dell’ecosistema.

La selezione di opere che viene presentata a Palermo mette in evidenza non solo il percorso storico di Andreco e il suo legame col territorio ma soprattutto una vertenza ambientale, che si sviluppa negli anni, per i fiumi, gli ecosistemi e gli esseri viventi che li abitano.

In particolare Andreco continua a portare avanti FLUMEN, un progetto multidisciplinare tra arte, scienza e attivismo che riflette sull’importanza dei fiumi, di tutti gli ecosistemi acquatici e delle aree verdi circostanti. FLUMEN viene realizzato dall’associazione Climate Art Projet in collaborazione con una vasta rete di partner.

Le bandiere esposte all’esterno dell’edificio sono state realizzate per la Parata Tiberina degli Inizi, una performance collettiva diretta dall’artista visivo Andreco, prodotta da Romaeuropa Festival, in collaborazione con il Teatro dell’Opera di Roma, l’Accademia Santa Cecilia e Zetema per la Festa di Roma 2020 del comune di Roma. TIBERINA Il video della Parata Tiberina è poi esposto all’interno di ZAC. In visione anche il video Climate 05 Reclaim air and water in Delhi, che documenta una performance e istanza collettiva diretta dall’artista in India nel 2019, Displacement, la performance su acqua e migranti climatici realizzata a Bologna nel 2020 e Parata per il Paesaggio, performance realizzata lungo le scogliere di S. M. di Leuca nel 2014. All’interno di Zac anche delle bandiere ricamate dei tratti romani dei fiumi Tevere ed Aniene e di quelli palermitani che comprendono l’Oreto e anche quelli ormai interrati e nascosti, il Papireto ed il Kemonia. Quest’ultima bandiera è stata realizzata appositamente per la mostra dall’artista in collaborazione con Coloriage una sartoria sociale che da lavoro a migranti e soggetti svantaggiati.

 

DIDA:

VIDEO

Monitor 1 –

Parata Tiberina, 2020-2022 (29’40’’)

Monitor 2 –

Climate 05. Reclaim Air and Water in Delhi, 2019 (8’37’’)

Displacement, 2020 (16’07’’)

Parata per il paesaggio, 2014 (3’51’’)

Interno –

Climate 05. Water Cycle,  2019. Bandiera ricamata su cotone 150 x 150 cm

Palermo, 2022. Bandiera ricamata su cotone. 150 x 150 cm

Tevere e Aniene, 2020. Bandiera ricamata su cotone. 150 x 150 cm

Esterno –

Bandiere stampate su tessuto nautico dalla performance:

Parata Tiberina, Roma 2020

Ogni bandiera è circa 150 x 150 cm

Dettaglio

Mostra

Anno

2022

Location

Zac – Zisa Arti Contemporanee, Fondazione Merz, via Paolo Gili 4, Palermo